Editor's Choice
La selezione della nostra redazione
Sembra sfuggire agli occhi dopo un sogno. Evocativa, leggera, per certi versi misteriosa e carica pathos. Forse le luci sono quelle estive, forse quelle della primavera, non è dato sapere ma quello che arriva è una sensazione di evanescenza, forse un amore, forse un ricordo di bambina. Questi interrogativi sono quelli che rendono la foto così perfettamente riuscita.
Una tecnica ben applicata al ritratto ha permesso di rendere al massimo l'intensità di una scena. Una post-produzione decisa, curata e bilanciata come in questo caso ha concentrato l'attenzione sulla luce e sul punto di messa a fuoco escludendo qualsiasi altra distrazione. Davvero un fascino inconsapevole!
Ormai è sempre piu difficile trovare le lucciole, qui ci viene regalato un sogno intimo di un'estate appena finita.
Una fotografia che a prima vista potrebbe sembrare un acquerello: per colori, soggetto e tinte calde è una scena tipicamente italiana che potrebbe tranquillamente essere stata "dipinta" 200 anni fa.
Per chi lo avesse guardato, questa fotografia ricorda gli scatti in bianco e nero contenuti nel film "il ritorno" di Andrei Zvyagintsev. Non è un viaggio spensierato quello del bimbo, non è un percorso verso un tramonto colorato e gioioso. Forse lo sarà comunque ma questa scena racconta le inquietudini di ognuno di noi, la pioggia e il vetro appannato danno un tono malinconico a questa opera. Le strade del titolo sono quelle della vita, le scelte, i dubbi, i problemi, non quelle di asfalto. Luca Faranfa ci sta abituando ad una fotografia di altissimo livello emotivo che si lascia guardare e riguardare, ammettiamo senza problemi che su Fotocontest siamo particolarmente orgogliosi di ospitare i suoi lavori.
I soggetti di una fotografia si lasciano toccare? In questo caso sembra proprio di sì. La foto è materica, la luce di questo tramonto ventoso avvolge la nave incagliata e ce la consegna direttamente al di qua del monitor, una nave "scuola" perché didattica quando ci si riferisce alla tridimensionalità del soggetto.
Finalmente si comincia a parlare seriamente dei pericoli della plastica nell'oceano. Ci stanno provando i ricercatori a cercare soluzioni per raccoglierla/smaltirla ma sicuramente il primo passo lo deve l'educazione ad uno stile di vita più sostenibile. Si va verso l'abolizione degli oggetti monouso come bicchieri e cannucce e posate di plastica ma il percorso è ancora lungo; ci piace evidenziare questa bellissima foto di Maxlazzi classificata seconda nel contest "fuori tema" così da fare un ripasso civile pre-vacanze per tutti.
Quando la foto matrimoniale incontra Fibonacci, una realizzazione tecnicamente meravigliosa, considerando il punto luce perfetto sulla sposa felice.
Una fotografia metafisica e geometrica dai colori anni 70, scommettiamo che anche Luigi Ghirri avrebbe apprezzato le bellissime linee di questa spiaggia deserta.
Ci isoliamo mentre il tempo scorre, fugge alle nostre spalle ed è quasi uno spreco di vita. Un contrasto fra un mosso ed un nitidissimo ben riuscito, illuminazione perfetta sul soggetto e bordi sfumati come i ricordi o il futuro prossimo non ancora definito ma intravisto.
Potrebbe essere stata scatta a Cuba o a Minsk, in perfetto stile degrado post-sovietico. Ma ha poca importanza il dove, quello che si vede è un bellissimo ritratto kitsch che però non toglie dignità ai soggetti, felici del loro essere così come sono, orgogliosi del loro stile con fierezza. La mancanza di stile può avere una sua bellezza, questa foto ne è un esempio.
Il teatro, la maschera, il circo, un lavoro talentuoso non sempre riconosciuto per fatica e passione investite. C'è tutto il classico "the show must go on" in questo ritratto spontaneo ad un uomo silenzioso, come un mimo.