Prima di iniziare: questo non è un tutorial sull’uso del flash. L’argomento è vasto e complesso, esistono formule matematiche piuttosto noiose, sono stati scritti numerosi libri e articoli a riguardo, la maggior parte dei quali ben più chiari ed esaurienti di qualsiasi mia possibile spiegazione qui in poche righe.
Ci sono moltissimi modi per sfruttare un flash, gli usi creativi sono davvero tanti e quando si comincia di apre tutto un mondo. Il loro utilizzo necessita qualche conoscenza di base, e i risultati non sono certo immediati, ma basta un po’ di pratica e tanti errori per ottenere qualche buon risultato. Inoltre la spesa può essere importante se si vuole utilizzare un flash di qualità o più di un flash. Ma « tanto » non è sempre sinonimo di « meglio »
Con questa piccola guida desidero solo « iniziarvi » al suo uso e alle sue potenzialità, proponendovi qualche idea ritratto abbastanza classica, tanto per iniziare, con materiale minimo:un solo ed unico flash a slitta, remoto (il tutto è applicabile anche ad una fonte luminosa artificiale continua) e un ombrello bianco.
Prima di iniziare è bene ricordare un paio di regole di base: la velocità di scatto controlla l’esposizione della luce ambiente e l’apertura del diaframma l’intensità della fonte luminosa artificiale. La dimensione della fonte luminosa e la sua distanza dal soggetto influenzano il risultato: più la fonte è grande e vicina al soggetto più la luce e le ombre saranno morbide e avvolgenti. Più la luce è piccola e lontana più la luce sarà dura e le ombre marcate
Flash e luce naturale
Se avessi esposto correttamente il soggetto avrei ottenuto uno sfondo completamente bruciato, se invece avessi esposto per lo sfondo il bambino sarebbe risultato troppo scuro. Io ovviamente volevo la giusta esposizione per entrambi.
Ho quindi esposto correttamente lo sfondo, e aggiunto luce sul bambino e i costumi (flash con ombrello bianco alla mia sinistra, leggermente più in alto del bambino). Tutto è quindi esposto correttamente e la luce aggiuntiva crea un buon contrasto senza eliminare le ombre e le macchie di luce che filtrano tra i rami.
Invece per la foto n.2 di Kaipolani volevo un effetto più drammatico, per valorizzare la pelle della modella rispetto al tronco dell’albero. Ho quindi sottoesposto tutta la scena e illuminato la modella con flash e ombrello alla mia sinistra.
Flash per sottolineare la luce naturale
Flash e sfondo nero
Per prima cosa pensiamo allo sfondo: se vogliamo che risulti di un nero profondo è bene distanziare il modello o modella di almeno un paio di metri da esso, in modo che il flash illumini il soggetto e non lo sfondo (a riguardo vi lascio cercare « la legge dell’inverso del quadrato »), perché più distante sarà dalla fonte luminosa meno luce riceverà.
E qui torniamo ad una delle basi dell’esposizione: se vogliamo ottenere un nero nero, dobbiamo « fregare » l’esposimetro, che vuole rendercelo grigio, e sottoesporre di almeno un paio di stop. Se vogliamo un ritratto dalla luce e ombre morbide dobbiamo usare un diffusore di grandi dimensioni vicino al soggetto, come nella foto 4 (flash e ombrello posizionati a 45° alla destra della modella e della macchina fotografica, appena fuori dall’inquadratura) e nella foto 5 (flash e ombrello a 90° sulla sinistra)
Per ottenere dei contrasti e delle ombre più marcati occorre al contrario allontanare la fonte luminosa, come nella foto 6, per la quale ho usato lo stesso ombrello che per le foto precedenti a 90° a sinistra della macchina, ma a quattro metri di distanza circa dal soggetto. La dimensione dell’ombrello è identica (109 cm di diametro), ma allontanandolo risulterà più piccolo e, di conseguenza, la sua luce sarà più dura e direzionale.
Per un effetto ancora più drammatico, tipo finta silhouette come nelle foto 7 e 8, basta posizionare la luce (sempre con diffusore) a 45° dietro al soggetto (in alto a destra nella 7 e a sinistra nella 8).
Flash e sfondo bianco
Flash e Silhouette
Flash senza diffusore
Per la foto Diabolika, n. 14, ho posizionato il flash in alto alla mia destra, a sinistra e sopra la testa della modella (in ginocchio), rivolto verso di lei.
Le è bastato mettere le dita davanti agli occhi per ottenere l’ombra della maschera. Ci è voluto qualche tentativo perché l’ombra fosse posizionata correttamente, però ;)
Stessa cosa per le foto 15 e 16, dove ho posizionato una veneziana e delle mani tra il flash e il soggetto. Per ottenere delle ombre ben definite il flash deve essere lontano. Le azioni creative offerte dal flash e ombre sono davvero numerose, e si possono sfruttare non solo sul soggetto delle nostre foto, ma anche per « decorare » lo sfondo. Si può ad esempio mettere il flash in un colapasta, o in un porta matite con buchi, o sfruttare del pizzo… hanno addirittura inventato il Light Blaster, che attraverso un obiettivo e delle specie di diapositive crea effetti davvero stupefacenti.
Flash di Rimbalzo
Per la foto n.17 ho girato il mio flash verso il muro bianco alla destra della bambina. Mentre per la foto 18 ho sfruttato il soffitto bianco per far rimbalzare la luce del mio flash diretta verso l’alto. Il risultato è pressoché identico a foto scattate con flash e diffusore.
Flash e lunga esposizione
Conclusioni
Il 90% dei miei ritratti è scattato con l’ausilio di uno o più flash. Lavorando spesso all’esterno o a casa dei clienti ho optato per i flash a slitta perché rappresentano un’opzione più leggera, economica e versatile dei flash da studio. Possiedo 5 Yongnuo YN560IV e un Canon 430EX II (che non uso più) radiocomandati con il controller Yongnuo 560-TX. Lavoro esclusivamente in manuale, ma esistono anche versioni TTL se preferite.
Ho optato per Yongnuo per i prezzi decisamente interessanti e le ottime recensioni. 5 flash Canon non potrei proprio permettermeli. Li uso da alcuni anni e ne sono molto contenta, non mi hanno mai mollato.
Ne uso in generale 4 montati su un solo ombrello: usare un flash a piena potenza necessita un tempo di ricarica piuttosto lungo, e si rischia di surriscaldarlo. Invece con 4 posso diminuire la potenza, ottenendo l’illuminazione desiderata ma con tempi di ricarica più brevi e senza rischi di surriscaldamento.