In previsione del nuovo contest #675 High-Key 2019 ho preparato una semplice guida per vedere di cosa si tratta e di come realizzare questo genere di fotografia.
Una fotografia high-key, in chiave alta, è un'immagine luminosa, in cui prevalgoni i toni chiari.
Spesso leggeremente sovraesposto, un high-key è caratterizzato da una luce morbida e diffusa che avvolge i soggetti e dalla mancanza di ombre e contrasti marcati.
Il risultato è spesso un'immagine dall'atmosfera eterea, leggera e pura.
Per ottenere foto di questo genere, non è però sufficiente sovraesporre. La scelta del soggetto, del contesto e la gestione della luce sono fondamentali.
Il soggetto
Poco importa cosa vogliate fotografare, per un high-key si possono sfruttare oggetti, animali, persone e paesaggi. L'importante è che siano bianchi o di colore tenue e chiaro.
Per un ritratto ad esempio, è meglio una persona dalla pelle e capelli chiari, e possibilmente con abiti morbidi e chiari, pure loro.
Il contesto
Molte foto high-key sono realizzate in studio su fondo bianco. È forse il modo più semplice ed efficace per ottenere una foto chiara e luminosa.
Ma è possibile realizzare questo genere ovunque, sia all'interno che all'esterno.
Basta trovare luoghi luminosi, dalle pareti chiare, o sulla neve!
La luce
È possibile realizzare foto high-key sia con luce naturale sia con luce artificiale. Ma in entrambi i casi deve essere mordida e uniforme.
Se volete sfruttare la luce naturale evitate di scattare al sole. Meglio una giornata nuvolosa ma luminosa, in cui le nuvole saranno il vostro diffusore naturale.
Se proprio non è possibile, scattate all'ombra , di una tettoia ad esempio, l'importante è che le pareti attorno siano chiare. E ovviamente orientate il viso o la parte del vostro soggetto che volete fotografare in direzione della luce.
Ad esempio questa foto di Margot l'ho scattata nel primo pomeriggio di una domenica a Tahiti, sul mio terrazzo coperto, rivolta verso l'esterno. Il sole era alto ma la tettoia ha nascosto il sole e i muri attorno hanno diffuso la luce uniformemente.
Se invece volete scattare con luce artificiale, una sola fonte luminosa non basta. Ne serviranno minimo due, meglio tre, una per il soggetto e una o due (a seconda della dimensione) per lo sfondo.
Ad esempio per la foto Moloko Plus ho usato un flash con ombrello a 45° davanti a destra della macchina per il soggetto e due flash nudi per illuminare lo sfondo. I muri bianchi della mia cucina hanno funzionato come riflettori per "riempire" le ombre.
Non è esattamente una foto high-key, lo so, ma avendola scattata ne conosco lo schema luci!
L'esposizione
Come ben sapete, l'esposimetro della vostra macchina fotografica vuole rendere tutto ciò che vede grigio.
Di conseguenza, se fotografo un muro bianco con esposizione su 0, otterrò un bel grigino triste.
Quindi, lavorando con luce naturale, se vogliamo ottenere un bianco bello bianco, dobbiamo fregare l'esposimetro sovraesponendo di uno o due stop.
Con luce artificiale ci basterà invece regolare la potenza in base al risultato desiderato.
L'istogramma
Post-Produzione
Molti fotografi preferiscono gli high-key in bianco e nero, ma non è d'obbligo.
Poco importa che scegliate il b&n o i colori, in entrambi i casi potete illuminare ulteriormente la foto, stando ovviamente attenti a non bruciare parti dell'immagine o i colori, e desaturare leggermente la foto (nel caso lavoriate a colori) per accentuare il senso di etereo.
E poi potete fare quello che volete, la foto è vostra!